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Come conservare la farina: suggerimenti e consigli utili
Con l’arrivo del caldo estivo e della bella stagione, uno dei problemi a cui spesso si va incontro è la conservazione delle farine.
Come posso conservare la mia farina senza che si sviluppino insetti e senza che “vada a male”?
Questa una delle domande più ricorrenti. Continua a leggere per scoprire i nostri consigli su come conservare al meglio e nel modo giusto i pacchetti di farina.
Per prima cosa è necessario scegliere un posto in dispensa che sia asciutto, aerato lontano da fonti di calore e con poca luce. Questo perché la temperatura, l’umidità e la luce sono i nemici principali per la conservazione di qualsiasi prodotto alimentare. Temperature inferiori ai 25°C, umidità bassa e poca luce sono fondamentali per rallentare i processi di irrancidimento e ossidazione delle farine.
A questo scopo possono tornare utili contenitori ermetici in plastica o preferibilmente in vetro. Assicureranno il mantenimento dell’umidità e anche la contaminazione di odori provenienti da altri prodotti presenti in dispensa (la farina si comporta come una “spugna”, assorbe tutti gli odori presenti nello stesso ambiente di conservazione). In questo modo, potrete conservarla anche in frigorifero, per mantenere le temperature ideali.
Non conservare la farina dove sono presenti anche riso, legumi e spezie. Creeremmo le condizioni ideali per lo sviluppo di insetti e per il passaggio da un alimento ad un altro.
In dispensa, si possono utilizzare anche dei repellenti naturali per tenere lontani farfalline ed insetti. Le foglie di alloro o batuffoli di cotone imbevuti di olii essenziali di lavanda o di eucalipto, vicino ai contenitori ermetici, potrebbero fare al caso vostro.
Se non rispetto questi consigli, cosa potrebbe succedere?
Una delle conseguenze più comuni della cattiva conservazione delle farine è la formazione di piccole farfalline o insetti comuni dei cereali. A volte, può capitare che diventi rancida, in particolar modo la farina integrale, ricca di fibre e germe del grano. In questo caso, non devi preoccuparti. Non vuol dire che la farina è scaduta o che sia andata a male, anzi. Ciò indica innanzitutto che la farina è naturale, non è stata sottoposta ad alcun trattamento e sono prive di conservanti.
Per ovviare a questi problemi, si utilizzano in genere confezioni in atmosfera protettiva, che consentono l’allungamento della shelf-life senza perdere in qualità e nelle caratteristiche organolettiche del prodotto. Con il processo in atmosfera protettiva, l’ossigeno viene sostituito con un altro elemento, comunemente presente nell’aria e idoneo al contatto con gli alimenti, l’azoto (oltre il 70% dell’aria che respiriamo è costituita da azoto). Attenzione però, una volta aperta la confezione, si perdono tutti i vantaggi di questo tipo di confezionamento e dovremmo ricorrere ai suggerimenti che trovate in questa pagine….
Data di scadenza della farina
Un’altra domanda molto comune riguarda la data di scadenza delle farine. Se in dispensa ho un pacchetto di farina che riporta una data superata di scadenza, che significa? La posso utilizzare comunque?
La data di scadenza della farina indica il tempo minimo di conservazione (indicato con TMC) o “da consumarsi preferibilmente entro il….” Cioè la data entro cui, se conservata in modo opportuno, la farina mantiene tutte le sue proprietà. Quindi, prima di buttarla, controlliamola bene, se è stata conservata in modo appropriato e non presenta i problemi di cui abbiamo già parlato, potrebbe aver iniziato a perdere alcune delle sue proprietà ma potrebbe risultare ancora buona ed essere utilizzata.
Riassumendo
Soprattutto nei periodi caldi, vi consigliamo di non fare troppo scorta di farine in dispensa e di acquistarne con più frequenza.